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venerdì 20 maggio 2011

Problemi di Ponte di nona: un cittadino scrive al Sindaco...

Abbiamo ricevuto, per conoscenza, una lettera scritta da Marco Zaccaria al Sindaco Alemanno. Ecco, di seguito, la mail pervenuta.



Mi sento di fare una premessa rispetto ad una domanda più volte posta alle istituzioni e agli enti competenti, ma che ancora non ha avuto risposta

- LE COMPLANARI della A24 SARANNO GRATUITE ???-



A fronte della situazione vergognosa in cui versa la viabilità nel settore Est di Roma, sarebbe una ulteriore vergogna se quelle strande non fossero gratuite.
Non solo un FURTO nei confronti dei cittadini di Roma Est, ma una vera e propria ingiustizia, in quanto ad oggi non si è liberi di scegliere se poter utilizzare mezzi pubblici , auto private, strade a pedaggio e non .

Le UNICHE vie di uscita dai quartieri Ponte di Nona - Colle Degli Abeti - Villaggio prenestino - Lunghezza - Castelverde, sono la via Prenestina (ma la Prenestina Bis???), la via Collatina allargata a metà e lasciata in condizioni pietose anche nel tratto rinnovato e la A24 a pagamento.

I tempi di percorrenza anche solo per uscire dal quartiere sono indecenti, anche 20 minuti per fare poche centinaia di metri.
I mezzi pubblici sono praticamente inesistenti e la ferrovia Fr2 è inutilizzabile a causa delle soppressioni e del conseguente sovraffollamento dei vagoni ridotti a carro bestiame come dice il pendolare nella sua denuncia qui sotto.
Per non parlare della fermata Ponte di Nona da anni promessa e mai realizzata, d'altronde se non si realizza una ferrovia con un servizio più funzionale...anzi con un servizio degno di questo nome, sarebbe del tutto inutile.
Continuate a far edificare palazzi in una zona già altamente cementificata, nei prossimi anni se non si effettuano degli interventi tempestivi sulla viabilità e sul trasporto pubblico, quel settore di Roma si bloccherà completamente.
I soldi investiti per realizzare anche la viabilità ordinaria nei nostri quartieri (vedi pista cilcabile a Ponte di Nona o Via Liberti a colle degli Abeti) sono spariti e le opere sono ferme. Noi viviamo ogni giorno un disagio e allo stesso tempo una ingiustizia dato che abbiamo il diritto come TUTTI i cittadini di Roma a dei servizi e dei quartieri a misura d'uomo. Anzi non ne abbiamo diritto, LI PRETENDIAMO.
Invece si vive da anni in stato di perenne abbandono e degrado. L'incapacità gestionale sia a livello municipale sia a livello comunale sta drammaticamente emergendo man mano che la zona si popola e siamo quasi sull'orlo del collasso.
A questo punto sarebbe leggittimo non pagare le tasse dato che dei nostri soldi non si sa che cosa ne fate.

La “gomma” che cancella i treni - Dal sito http://pendolare.wordpress.com/

La “gomma” metaforica è quella da cancellare, che le ferrovie utilizzano per sopprimere i treni sull’orario. Ma la “gomma” reale è invece quella degli pneumatici delle autovetture private, che i pendolari come noi sono costretti a utilizzare in questi giorni per evitare di tornare a casa pigiati e in piedi sui treni pomeridiani e serali, trasformati in carri bestiame dalle soppressioni.

Il risultato, anche di medio periodo, sarà che le code in entrata sulle consolari e sulla A24, aumenteranno ancora, come già si è potuto notare questa mattina.

Tanto alle Ferrovie poco interessa, Lor Signori il posto di lavoro pubblico lo mantengono, sia che i treni viaggiano, sia che i treni siano fermi. E, se i viaggiatori scappano, faticheranno anche meno.

Quando stavamo quasi per “rallegrarci” (si fa per dire) che almeno qualche treno era stato ripristinato, abbiamo invece assistito questo pomeriggio a soppressioni indiscriminate, che non hanno seguito il calendario prefissato.

Sono stati infatti soppressi anche dei treni che non erano stati programmati, come il 24043, il 24042, n. 24052 e il n. 24063, il n. 24062, il n.24073, in pratica un’intera colonna di turni eseguiti solitamente dalla scalcinata Ale 801/940 (e quindi ci viene da pensare che si sia guastata per l’ennesima volta).

E, al contrario, come nei giorni scorsi, sono stati effettuati alcuni treni previsti nel pomeriggio tra Roma e Lunghezza, di cui è tuttora prevista la soppressione fino al 15 maggio 2011, In particolare, il treno 24046 e il 24059.

E purtroppo, è stata sempre confermata invece la soppressione che indubbiamente crea più disagio perché in orario di punta, vale a dire quella del treno n. 24058 delle 18,40 da Tiburtina a Lunghezza che riversa un carico notevole sul treno successivo per Tivoli delle 19,06, che per gli sfortunati pendolari di Guidonia e Tivoli Terme giunge dopo più di un’ora dal treno precedente delel 18,05.

Il materiale previsto per il treno n.24058, che di solito viene recapitato da Lunghezza sul binario n. 17, dopo aver effettuato il treno corrispondente n. 24059 (regolarmente effettuato), in questi giorni è stato utilizzato sul treno delle 19,44 in partenza per Avezzano.

E, mentre trionfalmente le Ferrovie annunciano ai facoltosi viaggiatori del Frecciarossa che è “partita in questi giorni da Roma l’iniziativa del Gruppo Accor per offrire una esperienza unica ai viaggiatori di Trenitalia. Nei FrecciaClub l’offerta enogastronomica delle catene alberghiere Mercure e Novotel. Prossime tappe le stazioni di Milano e Bologna…” (fonte: FSNews), noi pendolari, che ormai nostro malgrado conosciamo bene le ferrovie, abbiamo invece la vaga sensazione che le soppressioni per “manutenzione” delle nostre carcasse non finiranno questa settimana.

Zaccaria Marco

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