Il blog della nuova centralità urbana a Roma EST. Vita di quartiere, architetture, mobilità, natura. Attuali caratterizzazioni di un quartiere residenziale che sorge nei pressi delle antiche città collatine, sulle strade che portavano a Gabii e Collatia. Roma che cresce. Nuovo "non luogo" o centro abitato a misura d'uomo?
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sabato 31 luglio 2010
Incendio Ponte di Nona – Il Comitato di Quartiere sporgerà querela
Incendio Ponte di Nona – Il Comitato di Quartiere sporgerà querela
Il Comitato di Quartiere “Nuova Ponte di Nona” sporgerà formale denuncia querela in merito al vasto incendio che giovedì 30 luglio 2010 è divampato nel Fosso Ponte di Nona ed è arrivato a lambire numerose abitazioni di Via C.B. Mosca e Via L. Gastinelli, seminando il panico tra i residenti e provocando danni in diversi Condominii. Lo annuncia l’avv. Corrado Stefano Gotti, legale e consigliere onorario del Comitato. “Si è trattato di un episodio gravissimo” – commenta l’avv. Gotti – “L’incendio è stato di vaste proporzioni e per spegnerlo è stato necessario l’intervento di tre squadre dei Vigili del Fuoco e di un elicottero che hanno lavorato per diverse ore. Non sono ancora chiare le cause del rogo (se dolose o colpose) né il luogo esatto dove esso sia divampato (testimoni riferiscono che sarebbe divampato durante la notte nel deposito rottami vicino a Via Mosca dove sarebbero stati visti bruciare materiali non identificati) ma è comunque certo che, una volta divampato, l’incendio è stato
alimentato dalla omessa potatura estiva delle erbacce e sterpaglie secche da parte dei proprietari dei terreni limitrofi ai comparti di Via Mosca e Via Gastinelli i quali saranno tutti denunciati alla Procura della Repubblica. Soltanto l’intervento dei Vigili del Fuoco, peraltro contrastato dal forte vento, ha potuto impedire che le fiamme raggiungessero le abitazioni ed i posti
auto dove, entrando a contatto con i veicoli parcheggiati nelle autorimesse o con le condutture del gas, avrebbero potuto cagionare un disastro irreparabile”. “Lo spavento dei residenti è stato enorme” – prosegue l’avv.
Gotti – “i residenti di Via Mosca, i più vicini all’origine del rogo, si sono trovati letteralmente circondati dalle fiamme ed avvolti da una cappa di fumo che ha oscurato completamente la visibilità. L’incendio ha arrecato seri danni ai Condominii di Via Mosca, rovinando alberature, siepi e recinzioni condominiali, giungendo a pochi metri dal parco giochi dei bimbi. A causa dell’
incendio è saltata anche la linea telefonica della Telecom con la conseguenza che i residenti sono rimasti isolati fino a tarda notte, quando una squadra di tecnici ha provveduto al ripristino della linea. I residenti dovranno, infine, patire per molte settimane ancora il disagio della cenere trasportata dal vento nelle loro case e l’odore di bruciato dell’aria. Di tutti questi danni e disagi” – precisa l’avv. Gotti – “il Comitato di Quartiere chiamerà a rispondere i proprietari dei terreni limitrofi alle abitazioni, responsabili di aver cagionato l’incendio ovvero, comunque, di averlo alimentato fino a raggiungere le abitazioni per aver omesso di potare le sterpaglie secche”.
“Tutti i residenti di Nuova Ponte di Nona in grado di fornire informazioni utili alle indagini, immagini dei luoghi e dell’incendio o che hanno patito danni dall’incendio sono invitati a contattarmi all’indirizzo di posta
elettronica corradogotti@inwind.it affinché quanto accaduto non possa mai più ripetersi”.
giovedì 29 luglio 2010
Pedaggio Ponte di Nona, il Tar del Lazio dice stop agli aumenti casello
Il Tar del Lazio ha sospeso il decreto che ha disposto l'aumento dei pedaggi autostradali. I giudici hanno accolto le richieste della provincia di Roma, del Comune di Fiano Romano e della Provincia di Pescara.
Una buona notizia per i pontenonini. La sospensione del decreto, infatti, dovrebbe ripristinare il costo del pedaggio a 0,90 euro. Un grazie va alla Provincia di Roma che ha fatto ricorso contro i decreti di aumento. Assente ingiustificati, la Regione Lazio e il Comune di Roma.
Il Municipio delle Torri aveva approvato una risoluzione, tempo addietro, con la quale si chiedeva l'abolizione del casello ma il Comune non aveva dato seguito alla richiesta.
lunedì 5 luglio 2010
Ponte di nona: Alemanno vieni a sfondare anche il nostro casello
Ma noi siamo cittadini Romani?
A quanto pare no, visto che il Governo e il Comune di Roma non ci considerano tali.
Come noto, recentemente, per rimpinguare le ormai vuote casse dello stato, hanno deciso di far pagare alcuni tratti autostradali o tratti di interconnessioni alle autostrade che non erano a pagamento. Ci sarebbe rientrato anche il GRA ma l'ipotesi era improponibile per motivi logistici (caselli sul Raccordo avrebbero bloccato tutta la viabilità romana) di giustizia (ormai il raccordo è una strada che serve ai romani per spostarsi all'interno della loro città) e politici (tutta la roma politica era ovviamente contro, Alemanno in primis).
Alemanno, con una efficace provocazione, è arrivato a dire di voler sfondare il casello sul GRA se l'avessero messo.
Si è modificato, quindi, il tiro e si è deciso di far pagare il GRA a chi viene da fuori Roma, mettendo un balzello di medioevale memoria ai caselli in entrate e uscita dalla città.
Ma in questi caselli ci sono rientrati anche quelli di Settecamini, Lunghezza e Ponte di Nona che sono dentro il Comune di Roma, sono quartieri di Roma. I Romani che abitano in questi quartieri per muoversi dentro Roma con l'A24, sono stati ingiustamente discriminati nei confronti di altri. Cittadini di serie B.
Giustamente, a tutela degli abitanti degli altri comuni sono intervenute le Province di Roma e di Rieti, facendo ricorso al TAR contro gli aumenti.
In riferimento a questi ricorsi, Alemanno ha detto che gli aumenti non riguardano i cittadini romani, quindi il comune di Roma non si è opposto al provvedimento.
E noi chi siamo?
Cittadini dimenticati.
Alemanno, vieni a sfondare anche il nostro casello, per cortesia.
Mancuso, organizza una protesta come le facevi una volta contro il pedaggio che danneggia il territorio dove sei stato eletto.
Di Cosimo, difendi i cittadini di lunghezza da questo sopruso.
Per adesso, il silenzio ma meglio tardi che mai.
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