Collatina, un triste primato

Collatrina, collassina, collassassina.
Questi sono solo alcuni dei nomignoli con i quali gli abitanti di Ponte di Nona e Lunghezza hanno ribattezzato la strada (?) che anticamente collegava l'urbe all'antica Collatia, ora denominata Lunghezza. Se all'epoca degli antichi romani poteva rappresentare un tratto ben collegato tra la città e l'antica cittadina ora la stradina, più simile ad un tratturo medioevale, non è certo in grado di poter sopportare il traffico dei mezzi leggeri e pesanti diretto alla nuova centralità urbana a est di Roma, denominata Ponte di nona.
Nel corso degli anni i cittadini della nuova centralità sono scesi più volte in piazza per chiedere di effettuare immediati ed urgenti lavori che quantomeno la mettano in sicurezza.
Allargamento del tratto carrozzabile, rotatorie, illuminazione pubblica. Lavori urgenti e non più rimandabili.

In passato, il rifacimento della Collatina è stato sempre il pezzo forte della campagne elettorali dei candidati al Municipio VIII e al Comune di Roma, da sbandierare agli abitanti di Roma est.
Attualmente, Lorenzotti, Presidente dell'VIII, in una intervista pubblicata il 7 novembre 2008 su www.abitarearoma.it (clicca qui) ha dichiarato pubblicamente che "a breve partiranno i lavori sulla Collatina". Promesse in tal senso sono state fatte in più occasioni dal Consigliere comunale Marco di Cosimo, nonché da Massimo Mancuso, consigliere all'VIII e pontenonino doc.

In attesa dell'inizio dei lavori promesso, ci possiamo godere un triste primato.
Riportiamo testualmente da un articolo del Tempo del 6 dicembre 2008:"Prendendo le segnalazioni arrivate alla Fondazione Ania che si occupa di sicurezza stradale spesso a causare gli incidenti o a far paura agli automobilisti sono le carenze nella segnaletica, i marciapiedi assenti o dissestati o i guardrail assenti. Tra le strade che hanno ricevuto le segnalazioni più frequenti da parte dei cittadini c'è via Collatina all'incrocio con via Ponte di Nona, via di Salone e via della Rustica. Questa la descrizione della via: «dimensioni ridotte della carreggiata, l'assenza di banchine di sosta e corsie di emergenza, scarsa illuminazione, mancanza di guardrail e impianti semaforici. I muri ai lati della strada si sgretolano in caso di pioggia, talvolta vengono eseguite delle parziali riparazioni di breve durata»".

Ulteriori commenti sono superflui anche perché i lettori del blog sperimentano quotidianamente le insidie del sentiero collatino.
Ora la palla passa agli amministratori che non hanno scelte.
O vanno subito a segno o rischiano di fare un autogol clamoroso. A noi ci piace pensare alla vittoria dello scudetto. Altrimenti a perdere, come al solito non saranno gli amministratori ma gli abitanti del quartiere.