il gruppo di Facebook



Discuti le notizie nel gruppo di Facebook con gli altri abitanti del tuo quartiere cliccando qui

giovedì 16 dicembre 2010

Autobus su Viale Caltagirone, 30 minuti per percorrere 300 metri: proposte


Nella mobilità di ponte di nona non ci sono sono i noti problemi della FR2.
Gli autobus che vanno verso il centro attraverso la collatina o devono raggiungere la stazione devono attraversare viale Caltagirone il più delle volte intasato.
In questo Blog, http://pontedinonadviser.wordpress.com/trasporti-pubblici/15-dicembre-2010/ Francesca ha calcolato che percorrere gli ormai tristemente famosi 210 metri che separano la fermata del bus in via Caltagirone (presso forno Antichi Sapori) con l’incrocio di via Grappelli ci vuole anche mezzora.

La proposta: Corsie preferenziali per i bus

sarebbe opportuno creare una corsia preferenziale per gli autobus al centro di Viale Caltagirone al posto dell'aiuola. Lo spazio è tantissimo la carreggiata per le auto sarebbe intatta. Per gli utenti si potrebbero risparmiare diverse decine di minuti per raggiungere la stazione. La corsia preferenziale potrebbe continuare fino all'incrocio con la collatina. Anche il 314 verso la collatina risparmierebbe molto tempo, e sarebbe agevolato il futuro collegamento con la fermata di ponte di nona.

mercoledì 15 dicembre 2010

Ponte di nona: nuova fermata fr2, un barlume all'orizzonte

Sul sito ufficiale di RFI è riportato:

Correlata al potenziamento della linea FR2 tra Lunghezza e Guidonia, la nuova fermata Ponte di Nona verrà realizzata a servizio del grande bacino urbano di recente costituzione in parallelo con la realizzazione di parcheggi di scambio. Il progetto relativo alla fermata, reso compatibile con il complesso intervento urbanistico realizzato dal Comune di Roma, entrerà a breve in Conferenza di Servizi per l'aquisizione delle necessarie autorizzazioni.


Peraltro la FR2, già raddoppiata fino a Lunghezza, verrà raddoppiata per altri 10 km e ne verranno adeguate le tecnologie- anche con l'adozione del sistema automatico di distanziamento dei treni - per ottenere ulteriori incrementi della capacità di circolazione. Verranno inoltre creati parcheggi di scambio a servizio delle fermate di Guidonia e Bagni di Tivoli. E' attualmente in corso affidamento dei lavori per le opere civili cui seguiranno quelli per le tecnologie. La fine dei lavori è prevista per il 2013.

In riferimento alla nuova fermata di Ponte di Nona il sito RomaestRoma.it ha reso noto che la Conferenza di Servizi è stata convocata a Novembre presso il Minsietro delle Infrastrutture.



Qualcosa, seppur lentamente, si sta muovendo

lunedì 13 dicembre 2010

un quartiere periferico a misura d'uomo è un utopia?

"...Seconda stella a destra
questo è il cammino,
e poi dritto fino al mattino
non ti puoi sbagliare perché
quella è l'isola che non c'è!
E ti prendono in giro
se continui a cercarla,
ma non darti per vinto perché
chi ci ha già rinunciato
e ti ride alle spalle
forse è ancora più pazzo di te!
"


martedì 7 dicembre 2010

questa nuova ponte di nona...




senza mezzi di trasporto
questa ponte di nona a pagamento
questa ponte di nona senza posti negli asili nido e nella materne
senza banchi nelle scuole, senza stazione
questa ponte di nona senza i carabinieri o un commissariato
questa ponte di nona dove chiudono le biblioteche
questa ponte di nona dove i giochi nel parco ce li deve mettere un centro commerciale
questa ponte di nona che non è Roma
questa ponte di nona senza un campo di calcio o una una chiesa
questa ponte di nona senza scuola superiore
questa ponte di nona senza un comitato di quartiere
questa ponte di nona senza una palestra
questa ponte di nona senza un progetto di integrazione con la città
questa ponte di nona senza collegamento con il GRA...

dove andrà a finire?

dipende anche da noi

lo spirito di rassegnazione è la manna dei potenti, è la vittoria dei cattivi politici

pontedinonadviser



qualcosa si risveglia? il dormitorio totale e lo spirito di rassegnazione che ormai alberga nei cittadini pontenonini sta timidamente passando la mano? Non sappiamo ma la creazione di questo blog
è senza dubbio un segnale positivo.

riportiamo dall'home page


Il fine ultimo di questa iniziativa non è quello di lamentarsi di come vanno le cose o di elencare ciò che eventualmente potrebbe essere migliorato nel quartiere, ma piuttosto quello di fornire uno strumento attivo di collaborazione condividendo informazioni, idee e suggerimenti con chi ne vorrà eventualmente approfittare (istituzioni, cittadini, commercianti,…).
Restate in contatto con noi per inviarci le vostre testimonianze riguardo ai problemi che affliggono il nostro quartiere e, soprattutto, raccontateci come vengono affrontate la viabilità e la mobilità a Ponte di Nona.
Più testimonianze raccogliamo, più disagi documentiamo e più potremo far sentire la nostra voce!


Vi segnalo gli interessanti bollettini di viaggio che raccontano le esperienza drammatiche della mobilità del nostro quartiere.

http://pontedinonadviser.wordpress.com/

venerdì 19 novembre 2010

Per Ponte di nona pagamento del GRA? Un'ingiustizia

Stando a quello che dice l'Anas i pontenonini che prendono l'a24, per poi immettersi nel GRA dovranno pagare un pedaggio.
E' assurdo! Tanto più che la Collatina non ha uno sbocco sul GRA.
Per non pagare saremmo costretti ad entrare dalla Prenestina o dalla Tiburtina, oppure alla Rustica. Via Noale, già attualmente al collasso, nelle ore di punta, diventerebbe impercorribile. Non solo già paghiamo un ingiusto balzello per utilizzare l'A24 e spostarci dentro il comune di Roma.
Adesso ci vogliono far pagare pure il raccordo!!!!
E Alemanno si dice soddisfatto, perché i Romani non pagano.
Ma si sa, Ponte di nona non è considerata Roma e noi siamo cittadini di serie B
Leggi qui sotto l'articolo de il Tempo



L'Anas tira dritto: il Raccordo anulare si pagherà

Ma il pedaggio scatterà solo per chi si immette o proviene dalle autostrade. Non si sa ancora quanto costerà. Si dovrebbe aggirare sui 50 centesimi, ma dipenderà dai chilometri percorsi. Chi utilizzerà il Gra solo per gli spostamenti urbani, invece, non pagherà niente. Per fare un esempio, chi si immette sul Gra allo svincolo Tiburtina e esce a quello Aurelia non dovrà sborsare niente. Chi invece entra dalla Flaminia e percorre un tratto di Raccordo per raggiungere la Roma-Napoli, dovrà pagare il pedaggio. Inoltre, verrano installati i tutor per calcolare la velocità ed elevare contravvenzioni. Il presidente dell'Anas, Pietro Ciucci, ha spiegato come verrà rilevato il pedaggio: «Saranno installate delle telecamere come quelle che si trovano agli ingressi del centro storico di Roma (la Ztl, ndr). I pagamenti non saranno effettuati al casello, ma per via elettronica». Ci sono almeno tre opzioni possibili: la fotografia della targa, una sorta di telepass, o un adesivo da fissare sul parabrezza. I pendolari sono già sul piede di guerra. Il presidente del comitato Valle dell'Aniene, che raggruppa tutti coloro che ogni giorno vengono a lavorare in città dall'area di Tivoli e Subiaco, annuncia che appoggerà il ricorso al Tar del Codacons: «È Assurdo farci pagare. Sono migliaia le persone che prendono l'autostrada e poi utilizzano il Raccordo. Io stamani, ad esempio, per arrivare a Ponte Mammolo da Subiaco, ho impiegato due ore e mezza. E ci vogliono pure far pagare?». L'Anas però ha già fatto sapere che ha intenzione di introdurre degli sconti proprio per i pendolari. Ma la polemica non si placa. Il presidente del Codacons, Carlo Rienzi, spiega che non arretrerà di un passo: «Si tratta di un provvedimento iniquo che crea disparità tra gli automobilisti relativamente alla fruizione del medesimo servizio». Il sindaco Alemanno, che nei mesi scorsi aveva più volte minacciato di sfondare i caselli con la propria auto nel caso fosse introdotto il pedaggio, adesso tira un sospiro di sollievo: «Le parole di Ciucci dimostrano che la campagna del Pd su questo argomento era solo demagogia. Ora attendiamo entro la fine del mese la convocazione del tavolo che deve definire la questione dei pendolari». Al sindaco risponde il presidente della Provincia Zingaretti, contrario ai pedaggi, a prescindere da chi li debba pagare: «Non capisco Alemanno, ricordo quando si dichiarò a favore del primo ricorso al Tar e quando mi chiese di presentarne un secondo. Allora era d'accordo con noi su cancellare questo balzello». Il tempo non è ancora molto. Ad aprile scade il termine entro cui l'Anas dovrà provvedere ad introdurre i pedaggi sui tratti stradali di sua competenza.

martedì 21 settembre 2010

Ponte di nona: e la stazione?

senza parole



p.s. grande gufo e grande il sito www.romaestroma.it

venerdì 10 settembre 2010

il 314 aumenta le corse


Da lunedì prossimo entrano in vigore gli orari previsti dal nuovo contratto di servizio tra il Comune e la Roma Tpl per la gestione di 74 linee periferiche di bus. Il nuovo gestore, subentrato alla Tevere Tpl, garantirà una maggiore quantità di servizio sulle linee più frequentate rispetto al passato

Tra le principali novità, il potenziamento della linea 314 che collega la Prenestina con Ponte di Nona. Nelle ore di Punta le corse dovrebbero aumentare del 50%

mercoledì 18 agosto 2010

Ponte di nona: lo scempio archeologico dell'antica Collatina, oggi abbandonata e ridotta a Palude

Adiconsum Lazio denuncia lo stato di totale abbandono dell'antica Collatina, un capolavoro di archeologia urbanistica, prima perfettamente recuperata con la costruzione del quartiere di nuova ponte di nona, vicino al centro commerciale Roma EST e poi abbandonata a se stessa, negando alla zona una importante riqualificazione territoriale. Una indecenza per una città dove il turismo storico e archeologico è fonte di ricchezza. Pochi posti al mondo, infatti, possono vantare una strada romana così ben conservata.
Il servizio riportato qui sotto fa riferimento al tratto dell'antica Collatina che si trova vicino al centro commerciale.
Recentemente, un altro tratto dell'antica Collatina è stato rinvenuto in occasione dell'allargamento della nuova Collatina. Il ritrovamento era stato salutato come un importante reperto archeologico che impreziosisce le periferie romane.
Anche quel tratto si sta ricoprendo di fango e sterpaglia e di questo passo scomparirà di nuovo.


domenica 8 agosto 2010

La soap opera delle complanari


SE NE PARLA DA OTTO ANNI. I LAVORI DOVEVANO INIZIARE ENTRO QUESTA ESTATE. CHI LI HA VISTI?
La soap opera delle complanari
Autostrada A24 L'Anas: le opere si faranno. I pendolari: basta chilometri di coda


Antonio Sbraga Se ne parla da otto anni, ma l'avvio vero e proprio del cantiere è stato annunciato dall'Anas «entro l'estate». E adesso per i lavori delle complanari dell'autostrada A24, ossia il raddoppio dei 14 chilometri di tratto urbano da via Togliatti alla barriera di Roma Est per la separazione dei flussi di traffico (locale e a lunga percorrenza), già si paventa uno stop ancor prima di cominciare. L'allarme arriva dal consigliere regionale Giuseppe Celli che, in un'interrogazione inviata al presidente della Regione Lazio Renata Polverini, chiede se sia «vero che la realizzazione dell'opera, a causa di problematiche legate all'Anas, rischia di non essere più realizzata, almeno per il momento, e quindi di non poter partire né quest'anno né negli anni a seguire». Una doccia gelata per gli automobilisti del quadrante Est, che temono di veder così allungare ulteriormente i mille e 120 giorni di attesa annunciati per la fine del cantiere, finanziato con 255 milioni di euro da Ministero delle Infrastrutture, Strada dei Parchi, Regione, Provincia, Comune di Roma e Anas. Ma, proprio dall'ente gestore delle autostrade, arriva una prima smentita: «Non ci sono problemi, stiamo solo aspettando la delibera del Cipe. Il cantiere slitterà al massimo di qualche settimana». In attesa del via libera da parte del Comitato interministeriale per la programmazione economica, però, già «sono in corso, sul tratto urbano della A24, tra Lunghezza e Portonaccio, le attività propedeutiche all'avvio dei lavori per le complanari», assicura l'Anas. Ma i pendolari chiedono di dare un'accelerata. Anche perché nel tratto urbano della Roma-L'Aquila, tra Lunghezza e il Raccordo anulare, aggiunge Celli, «l'ingresso in autostrada registra elevatissime quantità di traffico e code di auto che raggiungono i sette chilometri».

clicca qui

mercoledì 4 agosto 2010

A seguito del ricorso l'ANAS finalmente abbassa il pedaggio


L'Anas blocca agli aumenti dei pedaggi


ROMA - L'Anas «abbassa» le tariffe autostradali. Come stabilito dal Tar di Lazio e Piemonte e dal decreto del Consiglio di Stato, sono stati bloccati gli aumenti dei pedaggi entrati in vigore lo scorso primo luglio grazie a un decreto del governo. L'Anas ha dato istruzione a tutte le società concessionarie di sospendere, nei tempi tecnici minimi indispensabili, la maggiorazione tariffaria prevista dal decreto legge 31 maggio, convertito in legge il 30 luglio 2010. «Lo stop sarà operativo dalle ore 24 del 5 agosto» ha precisato l'Aiscat spiegando che da quella data potrà essere operativo l'adeguamento dei software per rendere operativa la determinazione di Anas.


Pietro Ciucci, presidente dell'Anas (Eidon)RIMBORSI - Per eventuali rimborsi agli automobilisti per i pedaggi pagati dal primo luglio fino alla decisione del Tar di sospendere gli aumenti, «vedremo quali sono le indicazioni che ci verranno date il 31 agosto» quando si riunirà il Consiglio di Stato per decidere nel merito. Lo ha detto il presidente dell'Anas, Pietro Ciucci. «Dovremo aspettare la decisione definitiva e le valutazioni nel merito» ha precisato Ciucci. Quanto alla copertura per le mancate entrate che deriveranno dalla sospensione degli aumenti «ci sarà una copertura tecnica» ha aggiunto il presidente dell'Anas, precisando che al Consiglio dei ministri odierno non è stato deciso nulla sulla questione degli aumenti tariffari perchè, ha sottolineato, «ho già dato indicazione alle concessionarie di sospendere gli aumenti», così come indicato dai giudici amministrativi del Tar e del Consiglio di Stato.

«SOLLIEVO ALLE FAMIGLIE» - La decisione dell'Anas è accolta con soddisfazione dalle associazioni di consumatori. «Finalmente giunge da parte di Anas la conferma dello stop agli aumenti dei pedaggi autostradali» dicono Rosario Trefiletti ed Elio Lannutti, i presidenti di Federconsumatori e Adusbef. «E' un provvedimento importante, che darà sollievo alle famiglie, soprattutto in vista delle partenze e dei ritorni feriali (per quei pochi che potranno permetterselo) oltre quelli ingenti pagati dai pendolari». Questo, sottolineano Trefiletti e Lannutti, «eviterà ai cittadini, infatti, maggiori esborsi: indirettamente, ossia in relazione ai prezzi dei beni di largo consumo, che nella grande maggioranza dei casi sono trasportati su gomma, sia, in maniera diretta, soprattutto per i pendolari, che avrebbero dovuto subire un vero e proprio salasso, di almeno 50 euro al mese». Secondo i calcoli dell'Osservatorio Nazionale Federconsumatori, in media, grazie allo stop di tali aumenti, tra costi diretti ed indiretti, ogni famiglia «risparmierà una spesa di 60 euro annui».

NA VITTORIA PER LA COLLETTIVITA' -«Siamo particolarmente soddisfatti della decisione dell'Anas che rispetta i provvedimenti del Tar e del Consiglio di Stato» ha affermato il presidente della Provincia di Roma,Nicola Zingaretti, il primo a promuovere il ricorso al Tar contro l'aumento deciso dal governo. «Sono convinto che è solo in questo modo che le istituzioni dimostrano di poter collaborare e funzionare al meglio nell'interesse esclusivo della collettività» ha aggiunto.
RIVEDERE IL CONTRATTO DI SERVIZIO - «Bene lo stop, ma ora è necessaria una riflessione più profonda per rivedere questa decisione. Invito il ministero delle Infrastrutture a ridiscutere i termini del contratto di servizio con il concessionario monopolista per reperire i fondi attraverso una contrazione dei margini di profitto di Anas e non scaricandoli, come si è tentato di fare con questi aumenti, sulle spalle dei pendolari» commenta il sindaco di Roma, Gianni Alemanno.

http://roma.corriere.it/roma/notizie/cronaca/10_agosto_4/pedaggi-anas-aumenti-1703522986415.shtml

Ponte di nona: stop agli aumenti dei pedaggi. Respinto il ricorso del governo


Il Tar aveva bocciato il decreto sui pedaggi ma il governo aveva fatto ricorso contro la sospensiva al Consiglio di Stato.

Resta valido lo stop all'aumento dei pedaggi autostradali (e all'istituzione di nuove "stazioni di esazione") stabilito dal Tribunale amministrativo regionale del Lazio. Il Consiglio di Stato ha infatti respinto il ricorso d'urgenza presentato dal governo e dall'Anas contro la decisione del Tar che aveva "bocciato" previsioni e aumenti contenuti nella Manovra economica.

L'organo supremo della giustizia amministrativa ha rigettato l'istanza del consiglio dei ministri e dell'Anas, rinviando la decisione di merito sulla questione all'udienza già fissata per il 31 agosto. Secondo il Consiglio di Stato, come si legge nell'ordinanza, "la situazione controversa va conservata immutata in tutti i suoi aspetti, sino alla decisione cautelare da parte del collegio" e allo stato delle cose "non ricorrono gli estremi per una misura cautelare connotata dalla estrema urgenza", quale invece era stata sollecitata dal governo.

Il Tar Lazio aveva bocciato gli aumenti e i nuovi "ingressi a pagamento" istituiti nella Manovra, accogliendo i ricorsi delle Province 1 di Roma, Rieti e Pescara e di decine di Comuni sull'asse Lazio-Abruzzo, i cui pendolari per lavoro verso le aree metropolitane potrebbero pagare cara l'introduzione di nuovi pedaggi. Il Tar aveva accolto il ricorso ritenendo che il pedaggio non possa essere una tassa, ma dovrebbe essere una contropartita per la fornitura di un servizio.

http://www.repubblica.it/economia/2010/08/03/news/aumentano_i_pedaggi_autostradali_respinto_il_ricorso_del_governo-6046572/

sabato 31 luglio 2010

Incendio Ponte di Nona – Il Comitato di Quartiere sporgerà querela


Incendio Ponte di Nona – Il Comitato di Quartiere sporgerà querela

Il Comitato di Quartiere “Nuova Ponte di Nona” sporgerà formale denuncia querela in merito al vasto incendio che giovedì 30 luglio 2010 è divampato nel Fosso Ponte di Nona ed è arrivato a lambire numerose abitazioni di Via C.B. Mosca e Via L. Gastinelli, seminando il panico tra i residenti e provocando danni in diversi Condominii. Lo annuncia l’avv. Corrado Stefano Gotti, legale e consigliere onorario del Comitato. “Si è trattato di un episodio gravissimo” – commenta l’avv. Gotti – “L’incendio è stato di vaste proporzioni e per spegnerlo è stato necessario l’intervento di tre squadre dei Vigili del Fuoco e di un elicottero che hanno lavorato per diverse ore. Non sono ancora chiare le cause del rogo (se dolose o colpose) né il luogo esatto dove esso sia divampato (testimoni riferiscono che sarebbe divampato durante la notte nel deposito rottami vicino a Via Mosca dove sarebbero stati visti bruciare materiali non identificati) ma è comunque certo che, una volta divampato, l’incendio è stato
alimentato dalla omessa potatura estiva delle erbacce e sterpaglie secche da parte dei proprietari dei terreni limitrofi ai comparti di Via Mosca e Via Gastinelli i quali saranno tutti denunciati alla Procura della Repubblica. Soltanto l’intervento dei Vigili del Fuoco, peraltro contrastato dal forte vento, ha potuto impedire che le fiamme raggiungessero le abitazioni ed i posti
auto dove, entrando a contatto con i veicoli parcheggiati nelle autorimesse o con le condutture del gas, avrebbero potuto cagionare un disastro irreparabile”. “Lo spavento dei residenti è stato enorme” – prosegue l’avv.
Gotti – “i residenti di Via Mosca, i più vicini all’origine del rogo, si sono trovati letteralmente circondati dalle fiamme ed avvolti da una cappa di fumo che ha oscurato completamente la visibilità. L’incendio ha arrecato seri danni ai Condominii di Via Mosca, rovinando alberature, siepi e recinzioni condominiali, giungendo a pochi metri dal parco giochi dei bimbi. A causa dell’
incendio è saltata anche la linea telefonica della Telecom con la conseguenza che i residenti sono rimasti isolati fino a tarda notte, quando una squadra di tecnici ha provveduto al ripristino della linea. I residenti dovranno, infine, patire per molte settimane ancora il disagio della cenere trasportata dal vento nelle loro case e l’odore di bruciato dell’aria. Di tutti questi danni e disagi” – precisa l’avv. Gotti – “il Comitato di Quartiere chiamerà a rispondere i proprietari dei terreni limitrofi alle abitazioni, responsabili di aver cagionato l’incendio ovvero, comunque, di averlo alimentato fino a raggiungere le abitazioni per aver omesso di potare le sterpaglie secche”.
“Tutti i residenti di Nuova Ponte di Nona in grado di fornire informazioni utili alle indagini, immagini dei luoghi e dell’incendio o che hanno patito danni dall’incendio sono invitati a contattarmi all’indirizzo di posta
elettronica corradogotti@inwind.it affinché quanto accaduto non possa mai più ripetersi”.

giovedì 29 luglio 2010

Pedaggio Ponte di Nona, il Tar del Lazio dice stop agli aumenti casello


Il Tar del Lazio ha sospeso il decreto che ha disposto l'aumento dei pedaggi autostradali. I giudici hanno accolto le richieste della provincia di Roma, del Comune di Fiano Romano e della Provincia di Pescara.
Una buona notizia per i pontenonini. La sospensione del decreto, infatti, dovrebbe ripristinare il costo del pedaggio a 0,90 euro. Un grazie va alla Provincia di Roma che ha fatto ricorso contro i decreti di aumento. Assente ingiustificati, la Regione Lazio e il Comune di Roma.
Il Municipio delle Torri aveva approvato una risoluzione, tempo addietro, con la quale si chiedeva l'abolizione del casello ma il Comune non aveva dato seguito alla richiesta.

lunedì 5 luglio 2010

Ponte di nona: Alemanno vieni a sfondare anche il nostro casello



Ma noi siamo cittadini Romani?
A quanto pare no, visto che il Governo e il Comune di Roma non ci considerano tali.
Come noto, recentemente, per rimpinguare le ormai vuote casse dello stato, hanno deciso di far pagare alcuni tratti autostradali o tratti di interconnessioni alle autostrade che non erano a pagamento. Ci sarebbe rientrato anche il GRA ma l'ipotesi era improponibile per motivi logistici (caselli sul Raccordo avrebbero bloccato tutta la viabilità romana) di giustizia (ormai il raccordo è una strada che serve ai romani per spostarsi all'interno della loro città) e politici (tutta la roma politica era ovviamente contro, Alemanno in primis).
Alemanno, con una efficace provocazione, è arrivato a dire di voler sfondare il casello sul GRA se l'avessero messo.
Si è modificato, quindi, il tiro e si è deciso di far pagare il GRA a chi viene da fuori Roma, mettendo un balzello di medioevale memoria ai caselli in entrate e uscita dalla città.
Ma in questi caselli ci sono rientrati anche quelli di Settecamini, Lunghezza e Ponte di Nona che sono dentro il Comune di Roma, sono quartieri di Roma. I Romani che abitano in questi quartieri per muoversi dentro Roma con l'A24, sono stati ingiustamente discriminati nei confronti di altri. Cittadini di serie B.

Giustamente, a tutela degli abitanti degli altri comuni sono intervenute le Province di Roma e di Rieti, facendo ricorso al TAR contro gli aumenti.
In riferimento a questi ricorsi, Alemanno ha detto che gli aumenti non riguardano i cittadini romani, quindi il comune di Roma non si è opposto al provvedimento.

E noi chi siamo?

Cittadini dimenticati.

Alemanno, vieni a sfondare anche il nostro casello, per cortesia.
Mancuso, organizza una protesta come le facevi una volta contro il pedaggio che danneggia il territorio dove sei stato eletto.
Di Cosimo, difendi i cittadini di lunghezza da questo sopruso.

Per adesso, il silenzio ma meglio tardi che mai.

martedì 15 giugno 2010

A24, tutti vogliono utilizzare la corsia di emergenza: follia collettiva


I pendolari della Valle dell'Aniene vorrebbero utilizzare la corsia di emergenza dell'A24 come corsia preferenziale per gli autobus.
L'ANAS vorrebbe chiuderle per utilizzarle in appoggio ai cantieri per la costruzione delle complanari.
L'Assessore alla mobilità dice che ci vogliono pochi mesi - pochi mesi - per costruire a Lunghezza un nuovo capolinea del Cotral in sostituzione di quello di Ponte mammolo.

Delle due, l'una.
La follia è contagiosa e sta diventando collettiva. Oppure sanno benissimo, i tecnici e i politici che non si può fare. Ma non lo dicono per accontentare comitati e sindaci dei paesini ad EST di Roma.

Una corsia di emergenza di un'autostrada non è mai stata trasformata in corsia preferenziale. E' pericolosissimo. Privare della corsia di emergenza un tratto di autostrada, significa aumento di probabilità di incidenti. Auto in panne contro autobus. Ambulanze che non potranno passere nel traffico. Ogni inseguimento della Polizia sarebbe vano. La corsia di emergenza poi è strettissima, assolutamente non paragonabile ad una careggiata normale. Attualmente, in alcuni punti, le autovetture delle forze dell'ordine e le ambulanze fanno difficoltà a passare attraverso le macchine in coda. Figurarsi gli autobus regionali, un domani. Si fermerebbero dopo due minuti, incagliati tra un tir e uno scuter.
Il blocco totale. Questa volta davvero pericoloso.
Sarà per pochi mesi, si dice. Giusto il tempo di fare un capolinea, un nuovo capolinea alla stazione di lunghezza. POCHI MESI? Ma avete presente la stazione di lunghezza? Ci vorrebbero anni di lavori per fare parcheggi adeguati 8insomma un capolinea) e viabilità adeguata.
Se l'ANAS le trasforma in cantiere ancora peggio. L'inferno. Una salerno Reggio Calabria de noantri per alcuni anni. Giusto il tempo di costruire due complanari.

Leggete di seguito il delirio collettivo.



I PENDOLARI ASPETTANO IL CORRIDOIO PROMESSO A FEBBRAIO. IL PROGETTO ARENATO IN PREFETTURA

Roma-L'AquilaUn'ora per fare gli ultimi dieci chilometri. Previsti altri cantieri


Antonio Sbraga

Si preannuncia un'estate bollente per la mobilità nel quadrante est. Gli effetti della chiusura della rampa d'accesso dall'A24 alla Tangenziale est in direzione Salaria peseranno per altri 9 mesi sul già congestionato tratto urbano della Roma-L'Aquila, dove per percorrere i 10 chilometri che vanno dalla barriera di Lunghezza all'innesto di via Togliatti le file quotidiane arrivano fino ad un'ora. Ed «entro l'estate» è stata annunciata anche la cantierizzazione delle attese complanari, l'opera da 255 milioni di euro che dividerà il flusso di lunga percorrenza da quello locale in mille e 120 giorni lavorativi. «Nell'attesa delle complanari però abbiamo la necessità di risolvere i problemi di oggi - dice Ugo Gentilini, presidente dell'associazione pendolari Valle dell'Aniene - Restiamo in attesa di novità sulla corsia preferenziale da parte di Provincia, Regione ed altri enti interessati: non sarà che qualcuno rema contro il progetto?». Annunciato nel febbraio scorso, infatti, il progetto per la trasformazione della carreggiata d'emergenza in «corsia dinamica» per gli autobus è ancora al vaglio del tavolo tecnico aperto in Prefettura. E ora rischia anche di essere sacrificato, perché la terza corsia potrebbe tornare utile proprio per effettuare i lavori per le complanari. «L'Anas pensa all'uso della carreggiata d'emergenza per farne una corsia di cantiere per le complanari - spiega l'assessore provinciale alla Mobilità, Amalia Colaceci - Ma, se prima non finiscono i lavori sulla Tangenziale est, con due cantieri in contemporanea lì si rischia il caos. Meglio invece partire subito con la corsia dinamica, realizzabile in poco tempo, almeno per i mesi che ci occorrono per trasformare il parcheggio della stazione di Lunghezza in un capolinea Cotral al posto di quello attuale di Ponte Mammolo, evitando così le file ai pendolari, che entreranno a Roma col treno».


http://iltempo.ilsole24ore.com/roma/cronaca_locale/roma/2010/06/14/1169759-corsia_antitraffico_arriva.shtml?refresh_ce

venerdì 28 maggio 2010

ANAS approva progetto esecutivo complanari A24



Roma, 27 mag. - (Adnkronos) - Il Consiglio di Amministrazione dell'Anas, presieduto da Pietro Ciucci, ha approvato il progetto esecutivo, presentato dalla societa' concessionaria Societa' Strada dei Parchi, per la realizzazione di una viabilita' complanare al tratto urbano dell'autostrada A24 Roma-L'Aquila-Teramo e per la riqualificazione dei dispositivi di sicurezza e della segnaletica, da via Palmiro Togliatti alla barriera di Roma Est.''I lavori per la realizzazione delle complanari all'A24 - ha dichiarato il Presidente dell'Anas Pietro Ciucci - nascono dall'esigenza di potenziare il tratto di autostrada Roma-L'Aquila-Teramo che si sviluppa nell'area metropolitana della Capitale, fondamentale per gli scambi di traffico per la citta' di Roma e per l'intero territorio nazionale, separando i traffici di lunga percorrenza dai traffici locali, particolarmente intensi''.L'intervento, che sara' realizzato in stretta collaborazione con gli Enti locali, secondo quanto previsto dal Protocollo sottoscritto tra il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, l'Anas, la Societa' Strada dei Parchi, la Regione Lazio, la Provincia di Roma ed il Comune di Roma, della lunghezza complessiva di 14 km circa, ricade nella Regione Lazio interamente nell'ambito del Comune di Roma e si sviluppa internamente al Grande Raccordo Anulare e, in parte, esternamente fino alla barriera di Lunghezza.

http://www.libero-news.it/regioneespanso.jsp?id=421532

Il criterio progettuale adottato consiste nella separazione dei flussi veicolari autostradali dagli intensi flussi locali, realizzando due nuove carreggiate parallele e complanari alla sede autostradale esistente ove convogliare tutti i veicoli diretti alle arterie intersecate. Tra le opere d’arte principali sono previsti i viadotti La Rustica, Aniene I, Aniene II, Cerroncino, Benzone, Montegiardino, Dell’Osa e Lunghezzina, nonche’ otto cavalcavia, cinque sottovia e scatolari ed opere minori. “In virtu’ di precise prescrizioni che hanno riguardato in particolare le previsioni dei lavori e degli oneri di sicurezza - ha concluso Pietro Ciucci -, e’ stato riformulato il quadro economico dell’opera determinandone l’importo, ai fini della concessione, in complessivi 255 milioni di euro”. Il tempo di esecuzione per la realizzazione delle opere viene complessivamente confermato in 1.120 giorni. La cantierizzazione dell’intervento, le cui opere propedeutiche (bonifica ordigni bellici, scavi archeologici ed eliminazione interferenze) sono state gia’ avviate, potra’ avvenire entro l’estate. (AGI) Red/Pgi

http://www.trasporti-oggi.it/archives/00034123.html

lunedì 17 maggio 2010

Asili nido a Ponte di nona


Il nostro quartiere, abitato per lo più da giovani coppie a basso reddito al riparo dai prezzi folli degli immbili dentro al GRA, è uno che ha più alti se non il più alto indice di tasso di natalità di tutta Roma. Qui sta nascendo la Roma del futuro. Giovani che non hanno occupato case, non hanno costruito case abusive ma con il prezzo della loro fatica e del loro onesto lavoro cercano di vivere una vita dignitosa, pagando il mutuo ogni mese. In Italia, tuttavia tutto sembra mettersi contro l'istituzione familiare. ed il disagio sociale delle nuove famiglie è tanto.

L'alto tasso di natalità dovrebbe essere preso in considerazione dal Comune nel momento in cui si progetta la dislocazione di nuovi asili nido. Peraltro a Ponte di nona c'è un deficit in più. A differenza degli altri quartieri di Roma nei quali se non riesci a collocare il pargolo all'asilo vicino casa c'è sempre la possibilità di usufruire di un nido del quartiere vicino, ponte di nona è un'isola in mezzo alla campagna romana. Se i servizi non sono presenti al suo interno non ci sono alternative.

Riportiamo una lettera di un papà Pontenonino inviata al Messaggero.

Gentile Redazione de Il Messaggero, graderei far giungere questa mia lettera, certo che molti altri genitori come me la condivideranno, al Dipartimento Istruzione del Comune di Roma.

Nel nuovo quartiere di Roma chiamato Ponte di Nona, vivono centinaia di nuove famiglie con neonati o bambini con meno di 3 anni, dove moltissime famiglie hanno acquistato la loro abitazione con enormi sacrifici che tradotto significa mutui di 20/25 e anche 30 anni da 800/1000 euro mese, da tramandare di generazione.

Per pagare un mutuo oggi, bisogna lavorare in 2 … quando basta, ed invece questa “signorile“ condizione, almeno dai parametri del Comune di Roma, estromette quasi automaticamente dalle graduatorie degli asili nido nei confronti di una medesima famiglia ma residente in un’abitazione in affitto.

Mi permetto di dire “estromette” perché se in nuovo quartiere come il nostro viene istituito un asilo nido che riserva ai bambini con meno di un anno solo 13 posti inclusi – giustamente – le persone disagiate e diversamente abili, per pochissimi eletti sarà possibile usufruire di tale servizio.

Quando non si è accettati ai nidi comunali, bisogna decidere se una persona deve continuare a lavorare e pagare un mutuo, oppure rivolgersi ad nido privato ai costi che tutti conoscono e che certamente prendono quasi la metà di un normale stipendio.

Dimenticavo, sarebbe anche possibile licenziarsi e rimanere a casa con i bambini... almeno fino a quando la Banca non la reclamerà per i mancati pagamenti delle rate di mutuo. Sfido le Istituzioni a contraddirmi.

Cordialmente

Alessio Mucci

(13 maggio 2010)

La Sapienza e Assopontedinona: ricerca sulla mobilità a Ponte di Nona



Ritenendo di far cosa utile e gradita, ci permettiamo di riportare l'iniziativa di alcuni ricercatori dell'Università La Sapienza effettuata anche mediante la collaborazione di Assopontedinona.

Vuoi partecipare alla ricerca che l'Università di Roma La Sapienza sta conducendo sulla mobilità nel nostro quartiere Ponte di Nona? Aiutaci a migliorare il quartiere rispondendo al questionario proposto dai ricercatori universitari Francesca Rizzo e Valerio Audisio, coordinati dlla Prof.ssa Lucina Caravaggi della Facoltà di Architettura.



Il Dipartimento di urbanistica e dei sistemi informativi territoriali della Facoltà di Architettura dell'Università di Roma La Sapienza (http://www.urbisroma1.org/index.php) sta conducendo, tramite i due ricercatori universitari Francesca Rizzo e Valerio Audisio, coordinati dalla Prof.ssa Lucina Caravaggi, un'indagine sulla mobilità e gli spostamenti a Ponte di Nona e Lunghezza.
Le informazioni raccolte serviranno ad individuare azioni concrete per migliorare l’accessibilità dei servizi legati al trasporto pubblico locale, e promuovere nuove modalità di spostamento interne al quartiere.
scarica il questionario qui, compilalo e trasmettilo a romafuorigra@libero.it. Il questionario è rigorosamente anonimo.
I risultati della ricerca saranno pubblicati (anche) su www.assopontedinona.it.

domenica 14 marzo 2010

Ponte di nona: la somma delle parti non basta a fare una città


Riportiamo un interessante articolo sul nostro quartiere tratto dal blog Italia 2013

Il marciapiede lungo via Ponte di Nona finisce improvvisamente nel fango.Dietro la rete comincia la terra di nessuno, affacciata sugli spazi della campagna romana. Poche centinaia di metri più a sud i carrelli del supermercato vengono lasciati abbandonati su strade improvvisamente interrotte. E quelle trincee fresche di scavo apparentemente così banali e provvisorie, testimoniano la nascita di una nuova città nella quale vivranno 40.000 persone.
Con questo breve contributo si vorrebbe descrivere la vicenda che ha interessato l’espansione di un brano urbano della città di Roma problematizzando da un lato gli esiti di una stagione urbanistica accusata di non aver saputo restituire spazi di qualità alla cittadinanza e di aver
allargato le fila della rendita fondiaria, dall’altro cercando delle chiavi di lettura possibili, meno dissacranti di quanto non faccia il giornalismo di inchiesta, in grado di interpretare in chiave positiva nuovi quartieri in divenire, che ormai sono sotto i nostri occhi e che sollevano un bisogno di un progetto per la città.
Parole chiave di questo contributo vorrebbero essere delle suggestioni, eppur banali dalle quali ripartire per pensare al città: si tratta di convivenza, diritti di cittadinanza, giustizia spaziale.
Studi recenti in campo urbano individuano nell’accessibilità e nelle forme di socialità che si dispiegano nello spazio urbano, forme basilari di esercizio della cittadinanza e di diritti situati nello spazio. La prospettiva spaziale nei confronti della giustizia, la spatial justice, sta
acquistando terreno per ragioni a noi ovvie, le stesse che ci portano a cercare a Ponte di Nona l’esemplificazione di quello che non dovrebbe accadere in un buon governo della città.
Ponte di Nona, cosi come si presenta oggi, sembra gettare le premesse per una vita quotidiana faticosa e difficile. La promessa delle centralità, mediante le quali il piano regolatore attribuiva strategicità e nuovi funzioni ad ampi comparti urbani, sembra sostituita da una città che prosegue il suo congenito sviluppo per parti autoreferenziali e incapaci di dialogare, destinando interi ambiti di trasformazione alla perifericità, sia in termini spaziali che
funzionali.
Le nuove espansioni, ancor più delle periferie consolidate, sono fatte di terraine vague, aree a standard sovradimensionati, parcheggi abbandonati o sottoutilizzati. Una storia nota al sistema di produzione della città, ampiamente descritto da Insolera negli anni ottanta. E la prospettiva
si aggrava notevolmente se collochiamo il consumo di suolo e l’espansione edilizia della più ampia crisi ambientale.
Da questo punto di vista Roma è ancora acerba, rifiuta di diventare metropoli e con questo rifiuta di dotarsi delle attrezzature minime necessarie ad elevarla al rango di città sostenibile. E anche se in molti vi diranno che “Roma ha la più alta dotazione di aree a parco di tutta Europa” è la integerrima resistenza delle sovrintendenze che dobbiamo ringraziare non certo
una lungimirante politica orientata alla città sostenibile.
La domanda che dobbiamo semplicemente porci è: che tipo di città é quella sotto i nostri occhi? Il che equivale a chiedersi non solo che tipo di spazio si sia prodotto, ma anche se sia una città che mobilita o smobilita, mina o promuove processi di partecipazione, incoraggia o scoraggia il conseguimento dei diritti di cittadinanza basati sullo spazio di prossimità.
Ponte di Nona- Lunghezza, si presenta ad oggi nella forma di un grande contenitore per il commercio con più di 200 negozi e multisala e ristoranti, ma prevede (in futuro?) la nuova stazione ferroviaria, 2000 parcheggi, servizi pubblici e privati, attività ospedaliere, la sede del municipio, un hotel centro congressi, un mercato coperto. Lo spazio restante dovrebbe essere occupato da un parco tematico con centri sportivi. L’infrastruttura avrebbe previsto anche piste ciclabili e pedonali che però non sembrano trovare corrispondenza nell’assetto dell’insediamento residenziale limitrofo. Ad oggi la maggior parte di queste infrastrutture e servizi non sono stati realizzati mentre il centro commerciale è stato inaugurato nel 2007 consentendo l’apertura di un casello autostradale sulla A-24 che fornisce una connessione per il quartiere, ma al modesto prezzo di 1,60 euro a pedaggio.
A fianco della centralità sorge oggi un’area residenziale di 6.000 unità, che è stata progettata da un consorzio di costruttori che negli anni ‘90 aveva acquistato i terreni. L’area è nota come il Nuovo Quartiere Caltagirone.
Nel 1995 il comune, mediante un accordo di programma, ha reso le aree edificabili. In cambio il costruttore avrebbe dovuto urbanizzare l’area, occuparsi della fornitura dei servizi e restituire una porzione di città completamente finita ai cittadini. Ad oggi 4.854 unità abitative sono
terminate e abitate da circa 18.000 abitanti. Il quartiere è quindi il prodotto della volontà privata e presenta i limiti della tipica speculazione edilizia romana.
I primi abitanti sono arrivati nel 2002 e hanno da subito intuito che Ponte di Nona non sarebbe stata un’isola felice: l’area si presentava come un cantiere, privo dei servizi minimi e in una condizione di perifericità aggravata, non solo dalla distanza reale dal centro, ma anche dall’assenza di collegamenti pubblici; la spazzatura non veniva raccolta; i servizi di prossimità inesistenti: le poste, la farmacia, attrezzature; e ancora strade senza marciapiedi né
illuminazione.
Le difficoltà dei primi abitanti, che si definiscono “pionieri”, non ridimensionavano le attese costruite su una retorica della vendita di un “complesso suburbano nel verde, con attrezzature sportive nel parco e molti negozi”: una promessa di urbanità a tutti gli effetti una promessa di urbanità a tutti gli effetti portata avanti dall’agenzia immobiliare Carlino. Nonostante
acquistino sulla carta, la fiducia nell’attore privato è totale: “Caltagirone non fallisce” risponde il marito alla moglie preoccupata della bontà del loro investimento.
Ma non sono tutti cosi entusiasti, ci sono gli scettici “Siamo ostaggi nel cemento di una fatidica cattedrale nel deserto” scrive un blogger del quartiere.
Nel 2004 un gruppo di cittadini si è organizzato per rivolge al Sindaco una domanda esplicita di servizi pubblici locali. Le loro rivendicazioni erano fondate su di una quotidianità difficile caratterizzata da lunghi tempi per lo spostamento, il traffico, la condizione delle strade, l’assenza dei servizi pubblici e di servizi minimi .
Primi nella lista la sicurezza e i marciapiedi; a seguire autobus e farmacie. Ma la lista è ancora lunga. Nasce il comitato di quartiere e viene aperto un forum online per agevolare la comunicazione, fare il punto degli incontri, scambiare documenti. Un gruppo di volontari si organizza per la redazione di un giornale locale, viapontedinona, che pubblica l’aggiornamento sulle attività del comitato di quartiere. Per portare avanti le proprie rivendicazioni gli abitanti scendono in piazza nel marzo 2007, una manifestazione di quartiere unica nel suo genere. Di lì a poco la coalizione di destra vincerà le elezioni capitoline e il presidente del comitato di quartiere verrà eletto consigliere municipale nella stessa coalizione. Nel maggio 2007 si inaugura il centro commerciale “più grande d’Europa”. Di lì a poco altri centri commerciali
cominciano a costellare la città da Nord a Sud. In assenza di alternative, gli abitanti erano in prima fila per partecipare all’inaugurazione, il primo fatto interessante che avveniva nel quartiere e che li interessava direttamente.
Il giornale viapontedinona dedica un intero numero all’apertura del “centro”, offrendo una mappa dettagliata dei negozi e delle attività programmate. Il centro commerciale e i negozi diventeranno di lì a poco sponsor principale di questa iniziativa nata localmente.
Il 3 maggio 2008 una puntata di un noto programma nazionale, Report, descrive tra gli altri esempi, Ponte di Nona come un caso di denuncia di una politica urbana che ha allargato le fila della rendita immobiliare a discapito dei cittadini. Da lì un acceso dibattito tra i tecnici dell’amministrazione, assessori, consulenti che giustificavano a vario titolo le buone intenzioni del piano. Sull’onda dell’attenzione mediatica il quartiere riesce ad ottenere le prime risposte e un dialogo attivo con il municipio.
Ad oggi il quartiere lascia intravedere i segni emergenti del consolidamento di un’area neo-borghese che trova corrispondenza elettiva nel centro commerciale. Ma non mancano le contraddizioni.
Tutto il quadrante Ponte di Nona-Lunghezza pone seri problemi di convivenza aggravanti dalla carenza di servizi e dai nuovi carichi urbanistici.
E mentre molte città stanno dando priorità alle politiche per la sostenibilità e sanciscono il ritorno alla prossimità (i ten minutes walking) come l’orizzonte in cui esercitare i principali diritti di cittadinanza, un’accessibilità isotropa del territorio, il giudizio da esprimere nei confronti di Roma è senza appello: si è disegnata la più insostenibile delle città, dal punto di vista della mobilità, si è dato troppo rilievo alla logica espansiva il quale esito è la subordinazione del sistema della mobilità alla localizzazione di nuove residenze in troppi casi
strettamente dialoganti con le aree per la grande distribuzione.
Si tratta a tutti gli effetti di una città prodotta senza un pensiero nei confronti dello spazio urbano. Siamo di fronte all’assenza totale di cura per il territorio e alla spregiudicatezza del mercato immobiliare in cui il risultato è la mera estrusione dei volumi della residenza, disegnati nell’ottica della massimizzazione della rendita, senza nessun valore aggiunto per spazio collettivo. Nulla è stato fatto per la qualità dello spazio che rimane tra le case, lo spazio che ci appartiene , un diritto acquisito in stagioni ormai lontane di urbanistica riformista.
Quello che sembra evidente è che la somma delle parti non fa una città, non crea occasioni convivenza e non basta a costruire quel surplus tra le case che potremmo definire banalmente urbanità ma che si fonda sul delicato equilibrio tra diritti e convivenza.
(Sandra Annunziata)

mercoledì 10 marzo 2010

Collatina, tratto Via Acqua Vergine - Via Longoni: ecco l'ordinanza


Firmata l'Ordinanza del Sindaco Alemanno con la quale si prevede il finanziamento per l'allargamento della Collatina da Via dell'Acqua Vergine fino a Via Longoni!

La fonte è il sito internet del Comitato di quartiere di La Rustica

Nel sito è riportato in allegato il file dell'Ordinanza.

venerdì 5 marzo 2010

ESPOSTO ILLUMINAZIONE PUBBLICA PONTE DI NONA





A tutti i residenti e associazioni di quartiere interessati.

In attesa di predisporre nuovo esposto generale in materia di emergenza mobilità, Vi allego la SEGNALAZIONE E RICHIESTA INTERVENTO che ho effettuato ieri sera al Consorzio Ponte di Nona, all'Acea ed al Comune di Roma in merito ai FREQUENTI E RIPETUTI BLACK OUT AGLI IMPIANTI DI ILLUMINAZIONE PUBBLICA del comprensorio Nuova Ponte di Nona.

A scopo informativo, Vi ricordo che il Consorzio Ponte di Nona, responsabile dell'urbanizzazione del quartiere, ha stipulato due convenzioni urbanistiche nel 1995:

1) una prima CONVENZIONE CON IL COMUNE DI ROMA per la realizzazione delle opere di urbanizzazione primaria e secondaria;

2) una seconda CONVENZIONE CON L'ACEA per la realizzazione della rete elettrica del quartiere.

Pertanto se da un lato il Comune di Roma è competente a vigilare sull'attuazione delle opere di urbanizzazione ed a collaudarle (prendendole in carico per la manutenzione) SOLTANTO se realizzate a REGOLA D'ARTE, dall'altro lato è invece l'Acea ad essere competente a vigilare sulla corretta realizzazione della rete elettrica ed a collaudarla (prendendola in carico) SOLTANTO SE E QUANDO quando la stessa verrà realizzata a regola d'arte.

Lo scopo della mia segnalazione è stato quindi duplice:

1) chiedere al Consorzio di risolvere finalmente i ripetuti black out;

2) contestualmente ricordando all'Acea di collaudare seriamente la rete elettrica del comprensorio, prima di prendersela in carico definitivamente.

Vi informo che oggi stesso, a seguito della ricezione dell'esposto il CONSORZIO PONTE DI NONA MI HA TELEFONATO, rassicurandomi:

1) di aver provveduto a RIPARARE I GUASTI che ieri avevo segnalato (Via R.Chiodelli tratto in corrispondenza entrata parco e a Via C.B.Mosca). Dal momento che non sono ancora rientrato a casa, non sono in grado di verificare se quanto asserito corrisponde al vero;

2) che i guasti in questione sarebbero dipesi da un tentativo di effrazione di un armadio Acea a seguito del quale lo stesso Consorzio avrebbe sporto denuncia contro ignoti.

Cordiali saluti,

avv. Corrado Stefano Gotti

consigliere onorario CdQ Nuova Ponte di Nona

martedì 16 febbraio 2010

PROBLEMI MOBILITA' QUADRANTE EST ROMA - ESPOSTO

Aderiamo all'iniziativa proposta dall'Avvocato Gotti e riportiamo quanto segue.


PROBLEMI MOBILITA' QUADRANTE EST ROMA - ESPOSTO

Da: avv. Corrado Stefano Gotti
Consigliere onorario CDQ Nuova Ponte di Nona

Oggetto: redazione ESPOSTO GENERALE EMERGENZA MOBILITA' (BUS E METRO) QUADRANTE ROMA EST

****

A tutti i cittadini residenti nei quartieri Nuova Ponte di Nona, Colle degli Abeti, Lunghezza, Castelverde;

A tutte le Associazioni e Comitati di Quartiere interessati;

A tutti i siti internet e/o blog interessati;


In qualità di avvocato del Foro di Roma, consigliere onorario del CDQ Nuova Ponte di Nona e (soprattutto) residente nel quadrante in oggetto, ho intenzione di redigere ed inoltrare un esposto alle Pubbliche Amministrazioni/Aziende competenti in materia di mobilità (Comune di Roma, Regione Lazio, Atac, Trenitalia, ecc.) al fine di rinnovare/richiamare l'attenzione sulla DRAMMATICA EMERGENZA MOBILITA' patita QUOTIDIANAMENTE DA TUTTI I RESIDENTI del quadrante ROMA EST fuori dal GRA compreso tra le vie Collatina e Prenestina (Nuova Ponte Nona, Colle Abeti, Lunghezza, Castelverde);

a tal fine sono a chiedere a TUTTI i cittadini residenti, a TUTTE le associazioni, a TUTTI i comitati di quartiere ed a TUTTI i siti internet/blog interessati di FARMI PERVENIRE qualsiasi tipo di OSSERVAZIONI, SEGNALAZIONI, RICHIESTE, PROTESTE, PROPOSTE ED ALTRO MATERIALE UTILE ALLA REDAZIONE DELL'ESPOSTO;

tutto le richieste, osservazioni e proposte pervenute dai cittadini saranno elencate nell'esposto che, una volta redatto, verrà messo gratuitamente a disposizione di chiunque ne farà richiesta per pubblicazione e diffusione su siti e/o giornalini di quartiere;

confido nella fattiva collaborazione di tutti, soprattutto dei cittadini, associazioni e comitati che meglio conoscono le problematiche di mobilità e/o sono in grado di suggerire idonee soluzioni da proporre alle Pubbliche Amministrazioni/Aziende interessate al fine di RISOLVERE la emergenza mobilità che da troppo tempo ormai affligge il nostro quadrante.

Chiunque desideri, potrà telefonarmi nelle ore pomeridiane ai seguenti recapiti:
Cell. 328.7343042
Studio: 06.86326762

In attesa di riscontro, saluto tutti cordialmente

Corrado Stefano Gotti

Avvocato del Foro di Roma
Consigliere onorario CDQ Nuova Ponte di Nona
E-mail: e-mail
Cell. 328.7343042

martedì 12 gennaio 2010

Residenza Universitaria a Ponte di Nona: entro fine mese l'assegnazione ma gli studenti protestano




La residenza universitaria di Via Colonnetti è stata aperta e finalmente sta per accogliere gli studenti fuori sede. Gli alloggi già sono stati assegnati ed entro fine mese gli studenti potranno accettare l'alloggio e prenderne possesso. Fornisco il mio personale benvenuto al quartiere a tutti i nuovi studenti futuri abitanti di ponte di nona.

La residenza Universitaria è una bella struttura nuova di zecca, moderna e confortevole ma con alcuni inconvenienti non da poco per i studenti assegnatari...
Anche questa struttura è...fuori sede. La gran parte degli studenti deve recarsi alle sedi universitarie del centro con i mezzi pubblici. Tuttavia gli studenti si stanno accorgendo che utilizzando i mezzi pubblici il tempo di percorrenza è di circa un'ora un'ora e mezza.

Gli abitanti del quartiere conoscono da tempo questa situazione e stanno aspettando da anni un miglioramento della situazione.

Ora i nuovi studenti pontenonini, allarmati da tanta distanza dalle sedi universitarie, attraverso Facebook si stanno organizzando ed oggi hanno un incontro con i dirigenti di Lazio Adisu per discutere anche del problema dei collegamenti.

Chissà se una collaborazione tra studenti e residenti non smuova le acque delle alte sfere per quanto riguarda i collegamenti necessari con il centro di Roma.
E' necessaria la costruzione della Stazione di ponte di nona già finanziata e il prolungamento della corsa del trenino fino a Termini. Nel frattempo sarebbe doveroso istituire un collegamento con la stazione della metro più vicina...

Tromba d'aria a Ponte di nona: alcune strutture non sono sicure


Nella notte tra venerdì è sabato una vera e propria tromba d'aria si è abbattuta sul quartiere. A farne le spese, non solo i vasi dei terrazzi, le tende per il sole inavvertitamente lasciate aperte, e i numerosi cartelli pubblicitari piegati dal vento, ma anche le brutte strutture in lamiera utilizzate, da parte dei costruttori, come recinto per i terreni ancora da costruire e anche una struttura utilizzata per la vendita degli immobili.
Sarebbe il caso che i signori costruttori, vista la loro competenza, si organizzassero diversamente per recintare i loro terreni e per vendere i loro immobili.
Se la tromba d'aria fosse capitata di giorno, ci sarebbe scappati numerosi feriti.

Ponte di nona: pedaggio A24, dopo il danno la beffa


Aumentato di circa il 13% il pedaggio del casello di Ponte di Nona.
A dispetto della media nazionale di aumenti che si aggirano attorno al 2-4%.
Dopo l'approvazione della mozione del Municipio VIII che impegnava l'assessore di competenza ed il Sindaco a rimuovere questo ingiusto balzello nei confronti di cittadini che si devono spostare ALL'INTERNO DELLA PROPRIA CITTA', non solo dopo un anno ancora nulla si è visto all'orizzonte, ma il pedaggio è stato aumentato in modo considerevole. Aumenti annuali che si aggirano intorno ai 300 euro se si considerano due macchine o scooter per ogni famiglia che ogni giorno prendono l'A24 per recarsi a lavoro.

Purtroppo, molte volte la scelta di prendere l'A24 si rivela obbligatoria vista l'attuale inadeguatezza delle altre strade di collegare Ponte di Nona con il resto del mondo. Si pensi a Via di salone, strada buia e stretta. Carente di segnaletica verticale e orizzontale. Con la famigerata curva della morte (anche negli ultimi periodi svariati incidenti). Si pensi alla Collatina, rifatta solo in parte e che comunque non collega Ponte di nona con il GRA. Si pensi alla totale inadeguatezza del trasporto pubblico e alla stazione di ponte di nona mai nata.

E' inutile ribadire che i cittadini del quartiere ponte di nona hanno diritto di non pagare l'a24 all'interno del comune di roma come avviene per tutti gli altri che utilizzando praticamente quasi lo stesso tratto di autostrada fino al GRA.

E' una questione di giustizia, una questione di diritti.

Buon anno ponte di nona.

Contatti

Per suggerimenti, comunicazioni, segnalazioni, potete scriverci all'indirizzo:
pontedinona_blogspot@rome.com