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mercoledì 18 agosto 2010

Ponte di nona: lo scempio archeologico dell'antica Collatina, oggi abbandonata e ridotta a Palude

Adiconsum Lazio denuncia lo stato di totale abbandono dell'antica Collatina, un capolavoro di archeologia urbanistica, prima perfettamente recuperata con la costruzione del quartiere di nuova ponte di nona, vicino al centro commerciale Roma EST e poi abbandonata a se stessa, negando alla zona una importante riqualificazione territoriale. Una indecenza per una città dove il turismo storico e archeologico è fonte di ricchezza. Pochi posti al mondo, infatti, possono vantare una strada romana così ben conservata.
Il servizio riportato qui sotto fa riferimento al tratto dell'antica Collatina che si trova vicino al centro commerciale.
Recentemente, un altro tratto dell'antica Collatina è stato rinvenuto in occasione dell'allargamento della nuova Collatina. Il ritrovamento era stato salutato come un importante reperto archeologico che impreziosisce le periferie romane.
Anche quel tratto si sta ricoprendo di fango e sterpaglia e di questo passo scomparirà di nuovo.


domenica 8 agosto 2010

La soap opera delle complanari


SE NE PARLA DA OTTO ANNI. I LAVORI DOVEVANO INIZIARE ENTRO QUESTA ESTATE. CHI LI HA VISTI?
La soap opera delle complanari
Autostrada A24 L'Anas: le opere si faranno. I pendolari: basta chilometri di coda


Antonio Sbraga Se ne parla da otto anni, ma l'avvio vero e proprio del cantiere è stato annunciato dall'Anas «entro l'estate». E adesso per i lavori delle complanari dell'autostrada A24, ossia il raddoppio dei 14 chilometri di tratto urbano da via Togliatti alla barriera di Roma Est per la separazione dei flussi di traffico (locale e a lunga percorrenza), già si paventa uno stop ancor prima di cominciare. L'allarme arriva dal consigliere regionale Giuseppe Celli che, in un'interrogazione inviata al presidente della Regione Lazio Renata Polverini, chiede se sia «vero che la realizzazione dell'opera, a causa di problematiche legate all'Anas, rischia di non essere più realizzata, almeno per il momento, e quindi di non poter partire né quest'anno né negli anni a seguire». Una doccia gelata per gli automobilisti del quadrante Est, che temono di veder così allungare ulteriormente i mille e 120 giorni di attesa annunciati per la fine del cantiere, finanziato con 255 milioni di euro da Ministero delle Infrastrutture, Strada dei Parchi, Regione, Provincia, Comune di Roma e Anas. Ma, proprio dall'ente gestore delle autostrade, arriva una prima smentita: «Non ci sono problemi, stiamo solo aspettando la delibera del Cipe. Il cantiere slitterà al massimo di qualche settimana». In attesa del via libera da parte del Comitato interministeriale per la programmazione economica, però, già «sono in corso, sul tratto urbano della A24, tra Lunghezza e Portonaccio, le attività propedeutiche all'avvio dei lavori per le complanari», assicura l'Anas. Ma i pendolari chiedono di dare un'accelerata. Anche perché nel tratto urbano della Roma-L'Aquila, tra Lunghezza e il Raccordo anulare, aggiunge Celli, «l'ingresso in autostrada registra elevatissime quantità di traffico e code di auto che raggiungono i sette chilometri».

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mercoledì 4 agosto 2010

A seguito del ricorso l'ANAS finalmente abbassa il pedaggio


L'Anas blocca agli aumenti dei pedaggi


ROMA - L'Anas «abbassa» le tariffe autostradali. Come stabilito dal Tar di Lazio e Piemonte e dal decreto del Consiglio di Stato, sono stati bloccati gli aumenti dei pedaggi entrati in vigore lo scorso primo luglio grazie a un decreto del governo. L'Anas ha dato istruzione a tutte le società concessionarie di sospendere, nei tempi tecnici minimi indispensabili, la maggiorazione tariffaria prevista dal decreto legge 31 maggio, convertito in legge il 30 luglio 2010. «Lo stop sarà operativo dalle ore 24 del 5 agosto» ha precisato l'Aiscat spiegando che da quella data potrà essere operativo l'adeguamento dei software per rendere operativa la determinazione di Anas.


Pietro Ciucci, presidente dell'Anas (Eidon)RIMBORSI - Per eventuali rimborsi agli automobilisti per i pedaggi pagati dal primo luglio fino alla decisione del Tar di sospendere gli aumenti, «vedremo quali sono le indicazioni che ci verranno date il 31 agosto» quando si riunirà il Consiglio di Stato per decidere nel merito. Lo ha detto il presidente dell'Anas, Pietro Ciucci. «Dovremo aspettare la decisione definitiva e le valutazioni nel merito» ha precisato Ciucci. Quanto alla copertura per le mancate entrate che deriveranno dalla sospensione degli aumenti «ci sarà una copertura tecnica» ha aggiunto il presidente dell'Anas, precisando che al Consiglio dei ministri odierno non è stato deciso nulla sulla questione degli aumenti tariffari perchè, ha sottolineato, «ho già dato indicazione alle concessionarie di sospendere gli aumenti», così come indicato dai giudici amministrativi del Tar e del Consiglio di Stato.

«SOLLIEVO ALLE FAMIGLIE» - La decisione dell'Anas è accolta con soddisfazione dalle associazioni di consumatori. «Finalmente giunge da parte di Anas la conferma dello stop agli aumenti dei pedaggi autostradali» dicono Rosario Trefiletti ed Elio Lannutti, i presidenti di Federconsumatori e Adusbef. «E' un provvedimento importante, che darà sollievo alle famiglie, soprattutto in vista delle partenze e dei ritorni feriali (per quei pochi che potranno permetterselo) oltre quelli ingenti pagati dai pendolari». Questo, sottolineano Trefiletti e Lannutti, «eviterà ai cittadini, infatti, maggiori esborsi: indirettamente, ossia in relazione ai prezzi dei beni di largo consumo, che nella grande maggioranza dei casi sono trasportati su gomma, sia, in maniera diretta, soprattutto per i pendolari, che avrebbero dovuto subire un vero e proprio salasso, di almeno 50 euro al mese». Secondo i calcoli dell'Osservatorio Nazionale Federconsumatori, in media, grazie allo stop di tali aumenti, tra costi diretti ed indiretti, ogni famiglia «risparmierà una spesa di 60 euro annui».

NA VITTORIA PER LA COLLETTIVITA' -«Siamo particolarmente soddisfatti della decisione dell'Anas che rispetta i provvedimenti del Tar e del Consiglio di Stato» ha affermato il presidente della Provincia di Roma,Nicola Zingaretti, il primo a promuovere il ricorso al Tar contro l'aumento deciso dal governo. «Sono convinto che è solo in questo modo che le istituzioni dimostrano di poter collaborare e funzionare al meglio nell'interesse esclusivo della collettività» ha aggiunto.
RIVEDERE IL CONTRATTO DI SERVIZIO - «Bene lo stop, ma ora è necessaria una riflessione più profonda per rivedere questa decisione. Invito il ministero delle Infrastrutture a ridiscutere i termini del contratto di servizio con il concessionario monopolista per reperire i fondi attraverso una contrazione dei margini di profitto di Anas e non scaricandoli, come si è tentato di fare con questi aumenti, sulle spalle dei pendolari» commenta il sindaco di Roma, Gianni Alemanno.

http://roma.corriere.it/roma/notizie/cronaca/10_agosto_4/pedaggi-anas-aumenti-1703522986415.shtml

Ponte di nona: stop agli aumenti dei pedaggi. Respinto il ricorso del governo


Il Tar aveva bocciato il decreto sui pedaggi ma il governo aveva fatto ricorso contro la sospensiva al Consiglio di Stato.

Resta valido lo stop all'aumento dei pedaggi autostradali (e all'istituzione di nuove "stazioni di esazione") stabilito dal Tribunale amministrativo regionale del Lazio. Il Consiglio di Stato ha infatti respinto il ricorso d'urgenza presentato dal governo e dall'Anas contro la decisione del Tar che aveva "bocciato" previsioni e aumenti contenuti nella Manovra economica.

L'organo supremo della giustizia amministrativa ha rigettato l'istanza del consiglio dei ministri e dell'Anas, rinviando la decisione di merito sulla questione all'udienza già fissata per il 31 agosto. Secondo il Consiglio di Stato, come si legge nell'ordinanza, "la situazione controversa va conservata immutata in tutti i suoi aspetti, sino alla decisione cautelare da parte del collegio" e allo stato delle cose "non ricorrono gli estremi per una misura cautelare connotata dalla estrema urgenza", quale invece era stata sollecitata dal governo.

Il Tar Lazio aveva bocciato gli aumenti e i nuovi "ingressi a pagamento" istituiti nella Manovra, accogliendo i ricorsi delle Province 1 di Roma, Rieti e Pescara e di decine di Comuni sull'asse Lazio-Abruzzo, i cui pendolari per lavoro verso le aree metropolitane potrebbero pagare cara l'introduzione di nuovi pedaggi. Il Tar aveva accolto il ricorso ritenendo che il pedaggio non possa essere una tassa, ma dovrebbe essere una contropartita per la fornitura di un servizio.

http://www.repubblica.it/economia/2010/08/03/news/aumentano_i_pedaggi_autostradali_respinto_il_ricorso_del_governo-6046572/

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