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mercoledì 4 agosto 2010

A seguito del ricorso l'ANAS finalmente abbassa il pedaggio


L'Anas blocca agli aumenti dei pedaggi


ROMA - L'Anas «abbassa» le tariffe autostradali. Come stabilito dal Tar di Lazio e Piemonte e dal decreto del Consiglio di Stato, sono stati bloccati gli aumenti dei pedaggi entrati in vigore lo scorso primo luglio grazie a un decreto del governo. L'Anas ha dato istruzione a tutte le società concessionarie di sospendere, nei tempi tecnici minimi indispensabili, la maggiorazione tariffaria prevista dal decreto legge 31 maggio, convertito in legge il 30 luglio 2010. «Lo stop sarà operativo dalle ore 24 del 5 agosto» ha precisato l'Aiscat spiegando che da quella data potrà essere operativo l'adeguamento dei software per rendere operativa la determinazione di Anas.


Pietro Ciucci, presidente dell'Anas (Eidon)RIMBORSI - Per eventuali rimborsi agli automobilisti per i pedaggi pagati dal primo luglio fino alla decisione del Tar di sospendere gli aumenti, «vedremo quali sono le indicazioni che ci verranno date il 31 agosto» quando si riunirà il Consiglio di Stato per decidere nel merito. Lo ha detto il presidente dell'Anas, Pietro Ciucci. «Dovremo aspettare la decisione definitiva e le valutazioni nel merito» ha precisato Ciucci. Quanto alla copertura per le mancate entrate che deriveranno dalla sospensione degli aumenti «ci sarà una copertura tecnica» ha aggiunto il presidente dell'Anas, precisando che al Consiglio dei ministri odierno non è stato deciso nulla sulla questione degli aumenti tariffari perchè, ha sottolineato, «ho già dato indicazione alle concessionarie di sospendere gli aumenti», così come indicato dai giudici amministrativi del Tar e del Consiglio di Stato.

«SOLLIEVO ALLE FAMIGLIE» - La decisione dell'Anas è accolta con soddisfazione dalle associazioni di consumatori. «Finalmente giunge da parte di Anas la conferma dello stop agli aumenti dei pedaggi autostradali» dicono Rosario Trefiletti ed Elio Lannutti, i presidenti di Federconsumatori e Adusbef. «E' un provvedimento importante, che darà sollievo alle famiglie, soprattutto in vista delle partenze e dei ritorni feriali (per quei pochi che potranno permetterselo) oltre quelli ingenti pagati dai pendolari». Questo, sottolineano Trefiletti e Lannutti, «eviterà ai cittadini, infatti, maggiori esborsi: indirettamente, ossia in relazione ai prezzi dei beni di largo consumo, che nella grande maggioranza dei casi sono trasportati su gomma, sia, in maniera diretta, soprattutto per i pendolari, che avrebbero dovuto subire un vero e proprio salasso, di almeno 50 euro al mese». Secondo i calcoli dell'Osservatorio Nazionale Federconsumatori, in media, grazie allo stop di tali aumenti, tra costi diretti ed indiretti, ogni famiglia «risparmierà una spesa di 60 euro annui».

NA VITTORIA PER LA COLLETTIVITA' -«Siamo particolarmente soddisfatti della decisione dell'Anas che rispetta i provvedimenti del Tar e del Consiglio di Stato» ha affermato il presidente della Provincia di Roma,Nicola Zingaretti, il primo a promuovere il ricorso al Tar contro l'aumento deciso dal governo. «Sono convinto che è solo in questo modo che le istituzioni dimostrano di poter collaborare e funzionare al meglio nell'interesse esclusivo della collettività» ha aggiunto.
RIVEDERE IL CONTRATTO DI SERVIZIO - «Bene lo stop, ma ora è necessaria una riflessione più profonda per rivedere questa decisione. Invito il ministero delle Infrastrutture a ridiscutere i termini del contratto di servizio con il concessionario monopolista per reperire i fondi attraverso una contrazione dei margini di profitto di Anas e non scaricandoli, come si è tentato di fare con questi aumenti, sulle spalle dei pendolari» commenta il sindaco di Roma, Gianni Alemanno.

http://roma.corriere.it/roma/notizie/cronaca/10_agosto_4/pedaggi-anas-aumenti-1703522986415.shtml

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