il gruppo di Facebook



Discuti le notizie nel gruppo di Facebook con gli altri abitanti del tuo quartiere cliccando qui

lunedì 17 maggio 2010

Asili nido a Ponte di nona


Il nostro quartiere, abitato per lo più da giovani coppie a basso reddito al riparo dai prezzi folli degli immbili dentro al GRA, è uno che ha più alti se non il più alto indice di tasso di natalità di tutta Roma. Qui sta nascendo la Roma del futuro. Giovani che non hanno occupato case, non hanno costruito case abusive ma con il prezzo della loro fatica e del loro onesto lavoro cercano di vivere una vita dignitosa, pagando il mutuo ogni mese. In Italia, tuttavia tutto sembra mettersi contro l'istituzione familiare. ed il disagio sociale delle nuove famiglie è tanto.

L'alto tasso di natalità dovrebbe essere preso in considerazione dal Comune nel momento in cui si progetta la dislocazione di nuovi asili nido. Peraltro a Ponte di nona c'è un deficit in più. A differenza degli altri quartieri di Roma nei quali se non riesci a collocare il pargolo all'asilo vicino casa c'è sempre la possibilità di usufruire di un nido del quartiere vicino, ponte di nona è un'isola in mezzo alla campagna romana. Se i servizi non sono presenti al suo interno non ci sono alternative.

Riportiamo una lettera di un papà Pontenonino inviata al Messaggero.

Gentile Redazione de Il Messaggero, graderei far giungere questa mia lettera, certo che molti altri genitori come me la condivideranno, al Dipartimento Istruzione del Comune di Roma.

Nel nuovo quartiere di Roma chiamato Ponte di Nona, vivono centinaia di nuove famiglie con neonati o bambini con meno di 3 anni, dove moltissime famiglie hanno acquistato la loro abitazione con enormi sacrifici che tradotto significa mutui di 20/25 e anche 30 anni da 800/1000 euro mese, da tramandare di generazione.

Per pagare un mutuo oggi, bisogna lavorare in 2 … quando basta, ed invece questa “signorile“ condizione, almeno dai parametri del Comune di Roma, estromette quasi automaticamente dalle graduatorie degli asili nido nei confronti di una medesima famiglia ma residente in un’abitazione in affitto.

Mi permetto di dire “estromette” perché se in nuovo quartiere come il nostro viene istituito un asilo nido che riserva ai bambini con meno di un anno solo 13 posti inclusi – giustamente – le persone disagiate e diversamente abili, per pochissimi eletti sarà possibile usufruire di tale servizio.

Quando non si è accettati ai nidi comunali, bisogna decidere se una persona deve continuare a lavorare e pagare un mutuo, oppure rivolgersi ad nido privato ai costi che tutti conoscono e che certamente prendono quasi la metà di un normale stipendio.

Dimenticavo, sarebbe anche possibile licenziarsi e rimanere a casa con i bambini... almeno fino a quando la Banca non la reclamerà per i mancati pagamenti delle rate di mutuo. Sfido le Istituzioni a contraddirmi.

Cordialmente

Alessio Mucci

(13 maggio 2010)

Nessun commento:

Posta un commento

Contatti

Per suggerimenti, comunicazioni, segnalazioni, potete scriverci all'indirizzo:
pontedinona_blogspot@rome.com