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giovedì 16 giugno 2011

CONDIVISIONE DEGLI SPAZI PUBBLICI E RECUPERO DELLA LORO FUNZIONE SOCIALE

Enrico Bonfatti, Nuova Mobilità e Valeria Di Blasio, Associazione
NoAuto hanno effettuato un interessante studio e una simulazione progettuale per istituire uno spazio pubblici condiviso in una parte del nostro quartiere.

Il nostro insediamento residenziale, in netto contrasto con quanto avviene invece in altriquartieri europei di nuova edificazione, presenta forti carenze nei collegamenti infrastrutturali e nel trasporto pubblico; per questo si registrano alti livelli di traffico motorizzato (ogni famiglia deve disporre mediamente di due automobili). La viabilità inoltre è caratterizzata da strade larghe e desolate e dalla mancanza di spazi pubblici di qualità.

Il progetto che si intende proporre all’amministrazione comunale a livello sperimentale, prevede la realizzazione di uno “spazio condiviso”in un tratto stradale, interno al tessuto abitato, che presenta un notevole livello di pericolosità; le auto infatti sfrecciano a velocità molto elevate, rendendo difficile l’attraversamento e la fruizione pedonale, al punto che i residenti preferiscono utilizzare l’auto anche per percorrere poche decine di metri.

I principi su cui si basa l’intervento sono:
- un restringimento della carreggiata carrabile
- bassa velocità di scorrimento (max 20 km/h)
- “porta d’ingresso” alla zona interessata e segnaletica limitata
- rallentatori ottici (segnaletica orizzontale colorata)
- connessione tra spazi pubblici anche nel senso trasversale alla strada, ad esempio dando continuità al parco, precedentemente tagliato in due dall’arteria stradale
- attenzione al disegno urbano e alla qualità degli spazi
(inserimento di panchine, aiuole, alberature, etc)
La sperimentazione di nuove modalità di condivisione dello spazio stradale richiede un approccio innovativo al processo di pianificazione, progettazione e di decisione che coinvolga tutta la cittadinanza; si tratta di un processo politico, non di ingegneria, che richiede una visione coerente del modello di città che si desidera, avendo come finalità il miglioramento della qualità della vita degli abitanti e la sicurezza di tutti gli utenti della strada, a partire dai soggetti più deboli

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